Scontrini fiscali: come funzionano i registratori di cassa telematici

Addio alle ricevute fiscali: arriva lo scontrino elettronico

L’Italia si appresta a dire addio agli scontrini fiscali e a convertirsi, com’è giusto nell’era della tecnologia 2.0, ai registratori di cassa telematici. Una svolta epocale che riguarda nello specifico commercianti e artigiani ma che esclude, quanto meno per il momento, altre categorie professionali. In ottemperanza al decreto legislativo n°127 del 5 agosto 2015 gli esercenti del Bel Paese potranno d’ora in poi evitare di emettere gli scontrini fiscali che sono stati finora obbligatori per qualunque genere di attività. Questo perché tutti i dati relativi alle operazioni effettuate all’interno delle loro attività saranno trasmessi direttamente, per via telematica appunto, all’Agenzia delle entrate. Lo scontrino digitale potrebbe pertanto decretare la fine definitiva delle ricevute fiscali tradizionali e dare un contributo determinante ad una lotta assai importante: quella contro gli sprechi e l’uso indiscriminato di carta.

Il registratore di cassa telematico è obbligatorio per tutti?

Al momento sono esclusi dall’obbligo di emettere le ricevute, gli artigiani e i commercianti, che sono ancora liberi di scegliere in totale autonomia se avvalersi di un registratore di cassa telematico o se, invece, continuare ad utilizzare il classico registratore di cassa fiscale.

Se il corrispettivo elettronico è facoltativo per titolari di negozi, albergatori e ristoratori, l’invio telematico è già da tempo obbligatorio per i distributori automatici: per le vending machine la normativa è andata in porto nell’aprile del 2017, spalancando di fatto le porte alla svolta telematica che si sta concretizzando negli ultimi mesi e che sarà definitiva nel 2020. L’obbligo di adeguamento e di utilizzo dello scontrino elettronico ad oggi sussiste anche per le attività che registrano ricavi superiori ai 400.000 euro annui, novità introdotta nella legge di bilancio 2019.

Nel 2020 invece l’uso di registratori di cassa telematici sarà esteso indistintamente a chiunque operi nel settore del commercio: agli esercenti sarà tuttavia data la possibilità di acquistare le nuove apparecchiature usufruendo di un bonus che dà diritto al 50% di sconto. Un discorso a parte va fatto per le fatture: qualora il cliente ne faccia espressamente richiesta, sussiste per il commerciante l’obbligo di rilasciarla.

Come funziona la fiscalizzazione con l'invio telematico dei dati?

Non resta che capire a questo punto in che modo funzionano i nuovi registratori di cassa telematici. Il loro meccanismo, seppur così altamente tecnologico, è fondamentalmente molto semplice: attraverso la cosiddetta procedura dei corrispettivi elettronici, e grazie ad un apposito software fruibile in forma gratuita, i dati relativi agli incassi giornalieri, alle prestazioni rilevanti ai fini dell’Iva e alle singole vendite al dettaglio dei beni saranno trasmessi direttamente all’Agenzia delle entrate.

Non ci sarà più bisogno a fine giornata di registrare i corrispettivi giornalieri sul registro dei corrispettivi, dal momento che ogni singolo movimento in entrata resterà memorizzato per sempre sul registratore di cassa telematico. I dati potranno essere consultati in tempo reale ogni volta che si ha necessità di farlo, attraverso un’apposita procedura online messa a disposizione dalla stessa Agenzia delle entrate.

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